Le parole del parroco nella posa della prima pietra

 Porto San Giorgio, 6 Marzo 1977

In questo momento, come responsabile della comunità parrocchiale, mi sento in dovere di dare il saluto e il benvenuto a tutti voi qui convenuti, parrocchiani e non, specialmente all'Arcivescovo, Mons. Cleto Bellucci, e alle autorità che hanno accolto l'invito di partecipare a questa cerimonia; momento importante nella storia e nella vita della nostra parrocchia.

Questo luogo, fino ad oggi quasi sconosciuto a molti di noi, con il tempo diventerà punto di incontro della nostra famiglia parrocchiale; qui celebreremo la lode e il ringraziamento al Signore, qui alla scuola di Cristo ci formeremo all'amore, qui specialmente i ragazzi e i giovani  potranno crescere nell'amicizia e nella fede e prepararsi alla vita di domani.

Questo perciò è un momento importante, una gioia per tutti, specialmente perché da diverso tempo pensiamo di realizzare questo centro parrocchiale, in questa zona della città, che si sta sempre più popolando e che, tra le opere di comune interesse, considera, per la fede che la anima, il luogo di culto come necessario.

 Mentre tutti uniti vogliamo realizzare, nel più breve tempo possibile, una chiesa di mattoni o di cemento che sia, con il contributo fattivo di tutti, voglio sperare che cresceremo sempre più nella consapevolezza di essere una "comunità": una comunità cristiana di questa zona, pellegrina sulla terra.

Dopo la parola che il Signor Sindaco, Dr. Paolo Ciarrocchi, ci rivolgerà, S.E. Mons. Arcivescovo benedirà e porrà la Prima Pietra delle Opere Parrocchiali e la porrà nel luogo ove sarà costruito per primo il Salone-Teatro, da adibirsi provvisoriamente a chiesa.

Nella Pietra sarà posta, a memoria di questo giorno, una pergamena, che verrà letta dal Vice Presidente del Consiglio Parrocchiale e sulla quale possiamo apporre la nostra firma.

La pergamena nella prima pietra della Chiesa

La celebrazione eucaristica che seguirà sarà un rendimento di grazie a Dio Padre, in Cristo Gesù, per la fede che ci affratella e ci fa sentire uniti, figli dello stesso Padre.